Categorie ammesse ormai di diritto al Nobel per la Letteratura: scrittori (di default: poeti/narratori), drammaturghi, cantautori (in particolare, autori di testi di canzoni americane), giornalisti (preferibilmente bielorussi), filosofi, storici (tipo Mommsen), attori, politici (tipo Churchill), matematici (tipo Russell, ma non solo). All’Accademia di Svezia, attualmente si sta discutendo se continuare a discriminare le categorie degli sceneggiatori cinematografici (tipo Woody Allen), dei critici letterari (tipo Starobinski), degli architetti (ma c’è scarsa fiducia nel fatto che possa nascere un altro Michelangelo), dei fumettisti (autori delle vignette, ma non solo, vd. Hugo Pratt e Matt Groening), dei medici/scrittori, dei blogger e dei creativi della pubblicità. La soluzione ci sarebbe: rottamare il concetto stesso di Letteratura e chiamarlo Nobel dei Linguaggi. O Nobel Jolly. O Jokerman.

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